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“VINI MIGRANTI” secondo Fisar Prato

Torna la 3° edizione di “Vini Migranti” ,questa volta la manifestazione si svolge nelle ex scuderie granducali, piazzale delle cascine a Firenze.

Una manifestazione che accosta regioni e nazioni, tipologie di vini e bevande volutamente diverse tra loro. L’idea degli organizzatori è: Tutti diversi, Tutti uguali.

Ci troviamo incuriosite così ad assaggiare un ottimo vino da uve Vernaccia in purezza nemmeno poi il tempo di voltarci ed incontriamo il banco del Sake.

Ci dirigiamo in Piemonte, dove due giovani produttrici ci raccontano la loro Favorita ,il Roero, l’Arneis e via, subito in Spagna, nel sud est, il Cava, ottima la versione ferma, e poi in Sicilia, sull’Etna, tra le viti storiche di Carricante che affondano le loro radici tra i “lapilli” del vulcano.

Un battito di ciglia e siamo in Ungheria, e lì tra le belle foto della sua fattoria e dei vigneti, il produttore ci versa nel bicchiere il suo Furmint, nella versione secco e dolce.

Il caos…all’improvviso il caos ha senso.

Importante è l’esperienza, vivere un’ esperienza senza cercare schemi, senza preconcetti, parlando direttamente con i produttori della loro cultura, delle loro conoscenze attraverso il vino che, non è soltanto il loro lavoro ma, la loro vita e ricercando sempre nuove emozioni date dalla semplice condivisione di un bicchiere.

Continuiamo con il bicchiere in mano la nostra ricerca del tutto, assetate di storia, racconti e buon vino. Tra i banchi (oltre 50 tra nazionali ed internazionali) , incontriamo vignaioli/personaggi unici, che nel loro dialetto ci raccontano aneddoti e modi di dire , uno per tutti, Walter Massa, che ci lascia con il sorriso sulle labbra per più di qualche secondo…

La giornata non può terminare senza l’ultima chicca che ci siamo regalate: la master class “aperitivo con gli osti” con la partecipazione di Teseo Geri, l’ideatore di Vini Migranti. Un incontro davvero insolito con  Andrea Ribbi de LORTICA di Bologna, Diego Sorba del TABARRO Parma, Gae Saccoccio della RIMESSA ROSCIOLI Roma e Massimo Lassi di OstiNati Bolgheri. Ognuno di loro ha portato in assaggio un grande vino, che in qualche modo li rappresenta, al quale sono legati. Il loro racconto non è una dettagliata descrizione del vino, ma partendo dal bicchiere pieno, ci parlano delle loro esperienze, proprio con quel vino, ci parlano del produttore, al quale sono legati per passioni e amicizia, ci raccontano aneddoti, che in alcuni casi ci emozionano fino a farci brillare gli occhi…. .

Finisce così questo 22 gennaio 2023, con la bocca che profuma di buon vino, gli occhi che brillano ed un bel sorriso sulle labbra.

Articolo di Valeria Betti